accademia crusca

L’Accademia della Crusca, che per comodità e affetto in molti chiamano semplicemente Crusca, è la più antica accademia linguistica del mondo. Nacque nel 1570 a Firenze per dare nuovi stimoli alla cultura e si stabilizzò nei secoli come fondazione di conservazione e di tutela della lingua italiana. Dobbiamo quindi a un ristretto circolo di intellettuali anti accademici, estranei per volontà o necessità all’università, chiamato brigata dei Crusconi, la genesi di un’istituzione che dura da più di quattro secoli. Letterati, filosofi, avvocati con la passione delle cruscate, ossia dei discorsi surreali, fortemente retorici e senza capo né coda da opporre allo stile rigido e pesante dell’accademia fiorentina. Da un gruppo ironico e avanguardistico prese così il via un progetto di studio e ricerca che nel giro di pochi anni si trasformò in scuola di bello stile. Già nel 1612 la Crusca rilasciò la prima edizione del Vocabolario di lingua italiana. Uno dei primi compendi lessicografici del mondo. A far cambiare motivazioni e intenti al gruppo fu il letterato Leonardo Salvati che s’impegnò per rivalutare e conservare l’italiano del Trecento, il dialetto toscano usato da Dante, Petrarca e Boccaccio. La crusca divenne così il materiale da epurare, l’insieme degli errori o dei barbarismi da non far entrare nella lingua italiana. Da questo riferimento si può comprendere la simbologia dell’accademia. Nello stemma c’è un frullone (buratto) con il motto petrarchesco “il più bel fior ne coglie”… Come a indicare il lavoro di divisione e setaccio che si fa col grano per ricavare la farina. Nel 1612 nacque anche un’anticrusca guidata dal padovano Paolo Beni che individuava nella lingua dei poeti italiani del Cinquecento la vera essenza della lingua della Penisola.

L’Accademia della Crusca riuscì a mantenere in vita la propria attività senza intoppi fino alla fine del Settecento quando fu sciolta da Pietro Leopoldo. Solo con Napoleone la Crusca rinacque. Intanto l’Illuminismo italiano dei fratelli Verri e di Cesare Beccaria mise di nuovo in crisi il valore della Crusca con una critica sistematica al conservatorismo e all’oscurantismo dell’istituzione. Nel 1923 l’accademia cambiò composizione e indirizzo. Non vennero più prodotti vocabolari ma testi di alta filologia. Le nuove finalità della scuola vennero organizzate in centri specializzati e di formazione attenti alla linguistica e alla filologia italiana.

L’Accademia della Crusca

A Firenze c’è la Biblioteca dell’Accademia della Crusca che è la maggior biblioteca italiana di linguistica e storia della lingua italiana. All’interno della struttura sono conservati 147 manoscritti, 41 incunaboli, 122.000 volumi, 780 riviste, di cui 410 correnti… Ogni ottobre da almeno dieci anni si celebra la settimana della lingua italiana nel mondo, un evento culturale internazionale promosso dalla Crusca con la Direzione Generale per la Promozione e l’aiuto del Ministero degli Affari Esteri. Il sito internet dell’accademia è uno strumento molto utile per conoscere la nostra lingua, per risolvere dubbi linguistici atavici o legati ai neologismi. E qui possiamo scoprire qual è l’uso più giusto per l’avversativo “piuttosto che“, il diminutivo “un attimino” e l’avverbio “assolutamente”…