autotune

Alle volte potrebbe anche capitare di avere qualche problema di intonazione, come del resto, un tremolio improvviso alla voce o altre imperfezioni che possono rovinare un’interpretazione: il programma Auto-Tune, anche se non esclusivamente per questo scopo, può essere un valido aiuto contro questi problemi.

Cantare perfettamente con Auto-Tune

Un’incertezza magari nel ritornello più importante di un brano, come del resto, una piccola imperfezione alla chiusura di una strofa: questi sono solo due piccoli esempi di come, nonostante si provi e riprovi, un brano possa non soddisfare completamente gli artisti e i produttori durante la registrazione dello stesso e, per tentare di porre rimedio a questi errori, si può fare uso di qualche software sviluppato ad hoc per ottenere dei risultati soddisfacenti, come per esempio Auto-Tune di Antares.

Sviluppato ormai più di venticinque anni fa, Auto-Tune si pone come un punto di riferimento per manipolare le registrazioni vocali, e non solo per quanto riguarda la sistemazione di parti registrate in modo imperfetto: in realtà, però, questo programma è molto utile anche per dare un taglio innovativo alle proprie linee vocali, come per esempio accadde nella canzone di Cher, Believe, dove la voce della celebre cantante venne distorta ad arte per creare un effetto insolito e adeguato al brano.

Tra gli artisti più famosi, anche se non tutti sono disposti ad ammetterlo, l’uso dell’Auto-Tune è prassi piuttosto comune: ad affermarlo sono stati Faith Hill e Tim McGraw, anche se, tanti altri, negano che il software venga usato durante le loro performance in studio (o anche dal vivo), giacché in un ambito in cui il talento personale e la fortuna di avere una buona estensione vocale nonché un buon timbro vocale sembrano essere qualche cosa di intangibile dall’onta di utilizzare uno strumento ausiliare.

In realtà, però, Auto-Tune può anche dare un contributo di stile e di innovazione a determinati generi musicali, in modo particolare nell’R&B nonché nel Pop, anche se pure alcuni artisti italiani hanno fatto ricorso a questo strumento per migliorare alcuni bravi, dando loro un tocco insolito: basti pensare a Tranne Te di Fabri Fibra, o ancora, a Kamikaze di Lucio Dalla e Happy di Alexia.

Ciò che viene messo all’indice in rapporto all’uso di questo strumento, è proprio il suo scopo di sistemare l’intonazione, giacché in genere si ritiene che quest’ultima non possa dipendere dall’uso di un apparecchio elettronico: e voi, amici di geek4u.it, che idea vi siete fatti di questo strumento tecnologico?