call of duty

Ci sono alcuni “mantra” nel mondo dei videogiochi che garantiscono un successo di pubblico assicurato, anche quando le idee di base non sono eccezionali. Tra questi, gli zombie sono come un marchio di qualità, dove sono presenti, ci sono le vendite.

Questa deve essere stata la riflessione fatta da Activision quando ha deciso di lanciare per Call Of Duty Black Ops 2 una modalità zombie,  tutte le dinamiche del gioco vengono esattamente replicate a favore di scenari dove, invece di soldati, ci sono morti viventi.

Il divertimento certo non mancherà, quello che lascia interdetti è lo sfruttamento di un brand cosi ben posizionato come Call of Duty a favore di queste esplicite operazioni commerciali, che rischiano nel lungo periodo di fargli perdere il prestigio necessario per continuare a essere il campione di vendita, non solo degli FPS ma dei videogiochi in generale.

Infatti a livello di scelte commerciali, le discussioni interne al team non sono mancate, a tanti dei creatori originali della serie si sono allontanati, andando a fondare altre software house indipendenti.

Cosa riserva il prossimo futuro per Call of Duty?

Il futuro comunque lascia presupporre che i prossimi capitoli, e la stabilità di un Call of Duty all’anno, saranno ancora ben accettate dal pubblico; ma questa esposizione mediatica rischia di portare ad una saturazione che nel lungo periodo potrebbe danneggiare il brand.

L’FPS è infatti un genere che solitamente non offre grandi spazi di innovazione, e le dinamiche di gioco sono rimaste uguali dall’introduzione delle console di questa generazione.

Chissà se vedremo nuove rivoluzioni come quelle di Halo nel 2007; e proprio da questi blockbuster dovrebbero arrivare investimenti per spingere il genere verso nuovi paradigmi.

Per ora accontentiamo di questi DLC con gli zombie, probabilmente ci divertiremo comunque. Le novità le lasciamo per una prossima versione.