sony sviluppatori indie

Nel 2014, l’azienda giapponese Sony aveva preannunciato la scelta di iniziare a rendere più semplice l’approccio alla pubblicazione di giochi da parte degli sviluppatori indipendenti: fu infatti lanciato un programma ad hoc per il comparto.

Da allora, tutti coloro che amano sviluppare giochi ed operano in modo autonomo come piccoli sviluppatori indipendenti furono molto felici di sapere che si sarebbe sbloccata la possibilità di realizzare giochi per la casa giapponese Sony, potendo contare da allora anche su uno speciale programma che punta a favorire la crescita di questo fenomeno.

Dal 2014 ad oggi, in supporto dei giovani creatori

Il successo di qualsivoglia prodotto elettronico, al giorno d’oggi, non dipende unicamente da quanto siano innovativi i sistemi di interazione o di gestione degli stessi, giacché gli utenti richiedono sempre più una buona disponibilità dal lato software: così, l’innovazione nel proporre prodotti in grado di supportare le ultime novità del momento, come del resto, la capacità di differenziarsi attraverso la proposta di un ricco catalogo di software, sono sempre più motivi di successo – o meno – di un dato prodotto.

Così, fin dal 2014, la Sony ha deciso di investire nello sviluppo di relazioni tra sviluppatori indipendenti, persone alla ricerca di investimenti e, infine, la stessa azienda nipponica: in Europa questo modello è stato dapprima attuato in Spagna, e poi in Italia, giacché in entrambi i casi i mercati presentavano delle similitudini per quanto riguardava la diffusione tra la popolazione di sviluppatori e, soprattutto, la loro capacità di far giungere un prodotto finito ad aziende leader di mercato.

Da allora, per stimolare questa interessante – quanto necessaria – crescita dell’interazione e del successo commerciale che portano a compimento gli sviluppatori indipendenti, Sony ha deciso di rendere molto più semplice l’approvazione dei nuovi titoli, mettendo a disposizione degli utenti una speciale risorsa, denominata DevNet, dove gli stessi si possono ritrovare per collaborare ed aiutarsi reciprocamente durante lo sviluppo dei rispettivi giochi.

Per ragioni di economicità e di redditività, il supporto di Sony privilegia ancora oggi la vendita attraverso il download (giacché i costi sono molto più contenuti rispetto a quelli relativi alla vendita dei classici supporti fisici), con tempi di approvazione dei giochi che (teoricamente) dovrebbero essere scesi a circa sette giorni e con l’opportunità di ottenere – inoltre – dei consigli da parte dei tecnici Sony, per riuscire – in caso di bocciatura – a sottoporre nuovamente al test, con le opportune modifiche, i propri titoli.

Per rendere tutto più semplice ed efficace, Sony ha messo anche a disposizione il motore open source PhyreEngine.

L’anno scorso, nel 2021, Sony ha annunciato la nascita di un vero e proprio programma annuale dedicato, l‘iGi (Indie Game Incubator), in collaborazione con l’altro colosso del settore (nonché competitor sul mercato) Microsoft. Per ora l’iniziativa è rivolta esclusivamente al mercato giapponese, ma non è escluso che si possa ampliare in futuro. Ad oggi siamo alla seconda edizione, con i 6 team del 2022 che sono appena stati annunciati.