C’era una volta un Re…
Non capita spesso di aver tra le mani un titolo come The Unfinished Swan, un’action puzzle dalle tinte fiabesche in uscita in questi giorni sul Playstation Network. Definibile tranquillamente come un’opera d’arte videoludica, il nuovo titolo Indie è stato apprezzato in lungo e in largo da tutti i siti specializzati, alla pari di Journey e le sue ambientazioni desertiche.
Sviluppato dal team indipendente Giant Sparrow sotto l’ala protettrice dei Santa Monica Studios, The Unfinished Swan si presenta come un titolo alternativo interessantissimo, capace di fondere le meccaniche di gioco molto particolari ad una scelta artistica suggestiva e rilassante. Proprio il colore è l’elemento principale del game-play in questo particolare titolo. Facendoci trasportare dalla sapiente direzione di Ian Dallas, percorreremo una fiaba digitale divisa in quattro capitoli che racchiudono concetti reinterpretati dei classici action puzzle.
La storia nel gioco
La storia, semplice ma molto toccante, inizia con l’apertura di un libro di fiabe che ci introduce alla triste storia di Monroe: finito in orfanotrofio dopo la morte della madre pittrice, rimane attaccato al ricordo del genitore scomparso tramite un dipinto incompleto, intitolato appunto The Unfinished Swan. Proprio il cigno incompleto da il via alla nostra avventura, animandosi e scappando attraverso una porta magica.
L’inizio del gioco può essere un po’ spiazzante visto che dopo la fuga del cigno, che lascia dietro di se delle orme gialle, ci troviamo in un ambiente bianco e privo di indicazioni. L’unica mossa disponibile sarà quella di lanciare goccioloni di pittura in giro per lo scenario asettico, e per questo il Move assieme al Navigation Controller diventa la periferica più azzeccata. Anche tramite il Dual Shock il titolo è ampliamente giocabile, perdendo però quel gesto naturale che costituisce l’unica e vera interazione tra il giocatore e l’ambiente. Dopo le prime pennellate, ecco che attorno a noi iniziano a delinearsi muri e oggetti tridimensionali che andranno a indicare il nostro percorso.
Il gioco
Nei quattro anni di sviluppo Ian Dallas ha più volte dichiarato che il suo intento era quello di creare un videogioco capace di far provare al giocatore forti emozioni e riportandolo con la mente a quando era bambino. L’obbiettivo è stato pienamente centrato grazie alla scelta artistica e al sonoro (completamente tradotto in italiano), che come una sorta di audiolibro ci accompagna durante l’esplorazione a colpi di pennello.
La “difficoltà” del titolo (alla portata di tutti), sta nel trovare il giusto percorso aiutati seguendo le orme del cigno e districandoci tra le ambientazioni sospese nel tempo. Gli elementi interattivi che troveremo nello scenario passano da ponticelli azionabili tramite le gocce di pittura, a lettere d’oro che una volta colpite racconteranno una nuova parte di storia, fino alle piante arrampicabili che potremo far crescere quasi all’infinito annaffiandole con delle gocce d’acqua. Un’ulteriore sfida è costituita dai palloncini colorati sparsi per lo scenario, che una volta collezionati a sufficienza permetteranno l’acquisto di bonus.
The Unfinished Swan si dimostra esser un titolo corto ma molto intenso, una favola 2.0 che si espande capitolo per capitolo fino all’immancabile “vissero tutti felici e contenti”. Un titolo consigliato a tutti quei giocatori che hanno apprezzato Journey e flOw, e che per qualche oretta vogliono ritornare ad essere bambini.