L’India rischia di essere inghiottita dal deserto. E’ questo l’allarme lanciato dal ministro dell’Ambiente pakistano Prakash Javadekar.
Il problema è causato dal cambiamento climatico, che ha portato quasi un quarto delle terre dell’India a “trasformarsi in deserto” e anche “il degrado delle zone agricole sta diventando un problema grave” , ha affermato Prakash Javadekar.
Il problema della desertificazione è molto complesso e tecnicamente, in base alla definizione adottata durante la Convenzione per la lotta alla Desertificazione delle Nazioni Unite, si intende la: “Degradazione del suolo in arido, semi arido e secco come risultato di diversi fattori, inclusi i cambiamenti climatici e le attività umane”.
L’India rappresenta solamente il 2% del territorio mondiale, ma è il luogo dove vive il 17% della popolazione dell’intero pianeta. Questo porta ad un uso eccessivo del territorio e dei pascoli, che insieme al cambiamento climatico connesso alle precipitazioni, provoca la desertificazione. Questo disastro ambientale può però essere fermato,secondo il ministro dell’Ambiente Javadekar.
Il degrado della maggior parte dei suoli dell’India, in gran parte definito come perdita della produttività, si aggira intorno a 105 milioni di ettari, che rappresentano il 32% del territorio totale.
La situazione attuale
Secondo l’Indian Space Research Organization, che ha stilato una relazione sulla desertificazione nel 2007, circa il 69 % del territorio del paese è asciutto, rendendolo vulnerabile a erosioni idriche ed eoliche, salinizzazione e alla carenza di acqua.
Gli stati del Rajasthan, Gujarat, Punjab, Haryana, Karnataka e Andhra Pradesh sono tra i più aridi. E questi sono alcune delle aree in cui si produce il cotone e la colza dell’India.
In base a quanto si legge sul sito del Ministero dell’Ambiente la Convenzione per la Lotta contro la Desertificazione nei paesi colpiti da grave siccità o desertificazione, e in particolare in Africa, “si prefigge di affrontare le dimensioni sociali ed economiche del fenomeno, non limitandosi agli aspetti ambientali o agro-forestali, ma dando grande enfasi alla crescita della capacità di pianificazione e di intervento sia a livello nazionale che a livello locale. L’UNCCD prevede la predisposizione di Piani di Azione Nazionale (PAN) finalizzati allo sviluppo sostenibile con l’obiettivo di ridurre le perdite di produttività dei suoli causate da cambiamenti climatici e attività antropiche”.
Anche l’obiettivo dell’India ad oggi è quello di riuscire a fermare l’avanzata del deserto, che ha inghiottito un quarto dei territori e ha reso incoltivabili centinaia di ettari di terreno.