Le biomasse sono le frazioni biodegradabili dei rifiuti di origine biologica, che provengono sia dall’agricoltura, che dalla sivicoltura e vengono sfruttate per produrre energia. I biocombustibili che ne derivano riescono ad emettere nell’aria solamente l’anidride carbonica acquisita dalle piante durante la loro vita. Per cui non provocano ulteriori emissioni di CO2 nell’ambiente, riuscendo inoltre a recuperare degli scarti che non avrebbero comunque altra riutilizzazione e verrebbero cestinati.
Le biomasse devono essere convertite, attraverso dei processi chimici, biochimici o termici, all’interno di impianti che possono essere di piccole o medie dimensioni. Queste centrali solitamente si trovano in una posizione limitrofa a dove sono prodotti gli scarti di origine biologica, per evitare che il trasporto dei materiali inquini ulteriormente l’ambiente.
Le biomasse una volta che sono state raccolte e trasportate nell’impianto poi vengono inserite nella zona dello stoccaggio, per poi essere trasferite nella parte centrale del sistema dove si inizia a preparare il combustibile. L’ultimo processo le vede entrare nel forno, dove avviene la combustione.
Il processo di lavorazione
In base a quanto si legge sul sito fotovoltaicosulweb , il processo attraverso cui si lavorano queste biomasse è abbastanza complesso.”Il calore degli scarti, arrivati nel forno, permette l’evaporazione dell’acqua, la quale entra in circolo nella caldaia. Quest’acqua si preriscalda grazie al calore dei gas di combustione, che nel frattempo sono stati depurati dalle particelle in sospensione e possono essere emessi nell’atmosfera. Bisogna sottolineare come sia le particelle che le ceneri della combustione nel frattempo vengano trasportate in una discarica. Ed infine il vapore generato nella caldaia permette, grazie ad un generatore, di produrre energia elettrica e di trasmetterla attraverso la linea più vicina”.
Alcune critiche che vengono mosse nei confronti di questi impianti sono collegabili allo sfruttamento di territori che potrebbero essere utilizzati per l’agricoltura alimentare, oltre che creare dei dissesti idrogeologici attingendo da piante che crescono all’interno di boschi e foreste. Mentre le grandi aziende come Enel Green Power promuovono questo biocombustibile, tendono a voler far capire come le biomasse siano importanti non sono in termini di benessere ambientale, ma anche come possibile occupazione lavorativa, da parte degli abitanti di quei posti.
Inoltre le biomasse possono essere anche prodotte su terreni specifici che vengono utilizzati solamente per questo scopo. E a differenza di altre energie rinnovabili i costi per la costruzione degli impianti sono notevolmente minori, proprio perché non hanno bisogno di tecnologie eccessivamente sofisticate. Gli investimenti tendono a crescere in tutto il mondo e anche in Italia, nonostante le critiche che vengono mosse da più parti.