L’energia eolica in Italia produce 15 TWh, riuscendo a soddisfare il fabbisogno di 15 milioni di persone. Con un risparmio di 19 milioni di barili di petrolio e con la conseguente riduzione di 10 milioni di emissioni di C02. Questo è quanto dichiarato dall’Associazione nazionale energia del vento.
Dove sono i parchi eolici?
In Italia i parchi eolici sono così distribuiti, in base ai dati del 2012:
- Sicilia, 43 parchi eolici
- Sardegna, 28 parchi eolici
- Campania e Puglia, 26 parchi eolici
- Calabria, 15 parchi eolici
- Molise, 13 parchi eolici
- Basilicata e Abruzzo, 12 parchi eolici
- Liguria, 8 parchi eolici
- Toscana, 7 parchi eolici.
- Lazio, 4 parchi eolici
- Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige 1 parco eolico
L’Italia però non è un Paese appetibile per gli investitori stranieri. “L’Italia dovrebbe produrre 12 GW di energia eolica nel 2020 mentre ora ne produce solo 8; c’è quindi ancora possibilità di impianti, ma il clima non è favorevole a investimenti sul nostro mercato, soprattutto perché il quadro normativo nazionale ma anche a livello europeo deve essere certo per attrarre investimenti” è questo quanto dichiarò Massimo Derchi, amministratore delegato di Erg Renew.
Infatti “la quota massima degli impianti che possono accedere agli incentivi è inferiore a 500 megawatt all’anno, mentre negli anni precedenti si costruiva per circa un gigawatt all’anno. Inoltre, sono ammesse alle gare anche società con garanzie di polizze assicurative e non bancarie che spingono a partecipare anche operatori che non costruiranno impianti e questo provoca incertezza nelle aggiudicazioni raddoppiando le richieste”.
Secondo l’OWEMES (Offshore Wind and other marine renewable Energy in Mediterranean and European Seas) nel futuro la Puglia è vista come la regione con la maggiore estensione in km2 che potrebbe essere sfruttata per l’offshore (2.932 km2). Seguono le Marche (2.717 km2), la Sicilia (1.772 km2), la Sardegna (1.270 km2), l’Abruzzo (952 km2),la Toscana (727 km2),l’ Emilia Romagna (369 km2), il Molise (292 km2) e il Lazio (6 km2),. Le isole hanno ovviamente la possibilità di avere dei luoghi in cui la velocità del vento è superiore rispetto qualsiasi altra regione (circa 7-8 metri al secondo).
Le regioni italiane maggiormente produttive sono quindi quelle del sud Italia, comprese le isole, che sono maggiormente favorite dalla loro posizione e dai venti. Nonostante ancora la strada sia in salita per la nostra penisola molte associazioni si occupano della promozione di questo settore, al fine di integrare questa energia rinnovabile con la tradizionale energia elettrica.
La produzione dell’eolico nel 2013 è calata del 65%, anche se l’Italia resta sempre al quarto posto come miglior produttore di questa energia. La decrescita ha comunque colpito l’intera Europa che ha visto un decremento dell’8% rispetto al 2012.