Le università telematiche hanno raggiunto 10 anni di attività. Gli atenei che permettono di frequentare a distanza corsi di laurea sono già “vecchi” nonostante la “sempreverde” immagine che conservano nell’opinione pubblica.
Università telematiche: l’età
Certamente non si può paragonare l’età delle università classiche con quella delle telematiche. Gli atenei classici hanno una storia ben radicata nel territorio, che gli consente di avere contatti che durano da anni con le principali aziende e istituzioni della loro città. Sebbene le università classiche però abbiano chiari vantaggi grazie ad un tipo di legame molto stretto al proprio territorio, le telematiche non godono di questo vantaggio, ma possono offrire corsi anche a chi non si può permettere un’assidua frequentazione, specie a professionisti già avviati nel loro mestiere.
La notizia di oggi è che le università telematiche italiane compiono 10 anni, e in questo tempo passato hanno raggiunto ottimi traguardi, ma sembrano mantenere sempre quell’idea di giovinezza. Il fatto che ormai si possono frequentare le università telematiche online attraverso i più comuni strumenti in voga in questo periodo, come tablet o altro, fa si che l’immagine di queste rimanga sempre “giovane”, ma nello stesso tempo fa si che tali università siano viste da alcuni con scetticismo.
Dopo l’ultimo operato del governo di Enrico Letta, c’è stata una disposizione del ministro Maria Chiara Carrozza, la quale, insieme al resto del suo governo, e grazie all’introduzione di alcuni grandi nomi del sistema universitario, (questi chiamati al giudizio in qualità di controllori) avviò un’analisi che permetteva l’andamento e la valutazione dell’operato di queste “nuove” università telematiche.
A distanza di 10 anni gli esperti hanno confermato la validità dei corsi che hanno visto in questo tempo di attività. Una vera escalation di iscritti, che si è placata solo negli 2012 e 2013 con un lieve rallentamento proprio come potete vedere voi stessi nel grafico sotto
Il trend degli ultimi anni
Il dato è sicuramente chiaro, e fa vedere come le università telematiche attirino diversi studenti, e solo negli ultimi due anni hanno rallentato il loro trend, diminuendo il numero di iscritti, come in effetti anche le università in genere. Altro dato interessante è quello rapportato ai laureati, cioè coloro che una volta iscritti sono riusciti a portare a termine gli studi. Il dato, anche in questo caso è stato reso noto da questa commissione di esperti ed è molto chiaro grazie a questo grafico di seguito.
Come sono calati gli iscritti nel 2012 e 2013, sono calati anche i laureati ai diversi corsi. Questi dati prendono in considerazione gli 11 atenei telematici del MIUR. Possiamo considerare quindi che per ora, anche se in crescita continua, le università telematiche hanno anch’esse risentito della “crisi universitaria” vedremo quest’anno quale sarà il trend.