bullismo professori

Spesso si sentono studenti che lamentano il fatto che il professore è troppo severo, che “ce  l’ha con loro” e che rende loro la vita impossibile. E’ solo un’impressione sbagliata o è davvero così?

In molti casi ci sono studenti che avrebbero bisogno di un po’ di educazione in più. Quando frequentiamo la scuola dell’obbligo spesso ci sentiamo già grandi, ma in realtà siamo solo dei ragazzi adolescenti pieni di problemi e insicurezze. Talvolta un professore diventa severo con noi solo per spronarci a cambiare il nostro comportamento ed esortarci a studiare di più, al fine di far brillare le nostre reali capacità. Ma non è sempre così. Ci sono anche altri insegnanti che abusano della loro figura e posizione permettendosi di  umiliare o maltrattare verbalmente gli alunni. Come comportarsi?

La prima cosa da fare è capire davvero come stanno le cose. Un professore non può permettersi di rivolgere parole offensive ai propri alunni. Certo, può essere duro figurativamente per far imparare la “lezione” di vita al suo allievo, ma non ha il diritto di rivolgere parole offensive allo studente come: stupido, cretino e via dicendo.  Né tanto meno è autorizzato a prendere di punta lo studente, trattarlo male e umiliarlo davanti alla classe.

Se siamo vittima effettiva di “mobbing” scolastico dobbiamo prendere seri provvedimenti. Cosa fare?

Avvertire i nostri genitori

Non tenetevi tutto dentro e non sentitevi umiliati. Spesso l’atteggiamento che ci viene spontaneo è quello di chiusura in noi stessi. Niente di più sbagliato. Al contrario, dobbiamo parlare, denunciare i fatti di mobbing per uscire da questo stato di frustrazione e impedire che altri studenti come noi, soffrano dello stesso trattamento.

Come comportarsi con il professore?

L’atteggiamento da opporre a questi trattamenti è la calma e l’educazione. Rispondere con tono superiore e mai maleducato, soprattutto senza cadere nella volgarità ed essere preda di nervosismo è la soluzione migliore. In questo modo, non daremo adito al professore di poterci maltrattare né di recriminarci qualcosa del nostro atteggiamento. La cosa giusta è opporre, invece, un’ottima preparazione scolastica. Rispondere all’ignoranza comportamentale con la cultura e il buon senso. In questo modo sarete voi gli insegnanti, darete loro un’ottima lezione di vita e l’esempio che essi stessi devono seguire.