Un tempo il liceo era considerato fino a trenta quarant’anni fa tappa rinomata e obbligata per la formazione della classe dirigente, dell’intelligenza e delle menti scientifiche o umanistiche del Paese. Da diversi anni l’istituzione versa in condizioni di degrado funzionale e sostanziale. Da un lato, diplomarsi al liceo non dà alcuna garanzia sul futuro lavorativo, né offre solide basi culturali agli studenti che lo preferiscono ad altri indirizzi scolastici. Non c’è quasi più differenza tra liceo e istituto superiore generico. Anzi, sempre più spesso il corso professionale risulta più funzionale e funzionante del percorso liceale. Tale inversione di tendenza dipende sia dal mutamento strutturale e sovrastrutturale della realtà sociale, sempre più minacciata dalla crisi e incattivita dalla concorrenza umana, sia da demeriti di cui il sistema-liceo ha tutte le responsabilità… Lo scientifico non è riuscito ad adeguarsi ai cambiamenti epistemologici e tecnologici che vogliono gli studi specialistici e matematici sempre più legati all’informatica e al laboratorio. Il classico si è perso in un limbo, tra timida conservazione del canone (se si chiama classico un motivo ci sarà) e spinte contemporanee extra-umanistiche.
Lo studio
Un indice dello stato di salute del liceo italiano è fornito annualmente dalla Fondazione Giovanni Agnelli che dal 2008 indaga su quali siano le scuole superiori italiane che riescono a preparare meglio gli studenti che vogliono andare all’università o trovare lavoro. Il giudizio è frutto di valutazioni “scientifiche”, basate sulle performance accademiche e i risultati lavorativi degli ex diplomati. L’ultima analisi ha per esempio preso in considerazione più di mille scuole di quattro regioni italiane. Ed è così che è stata diffusa una classifica dei migliori licei in Italia. Lo scorso anno, ai primi posti trovavamo ancora istituti paritari e non licei, ma dal report evince che il livello generale è davvero molto basso. A Milano si confermano il Leonardo come miglior liceo scientifico e il Sacro Cuore come miglior classico. A Roma si inverte la classifica con il classico Visconti che sale al primo posto e il Tasso che deve accontentarsi del secondo. Il Righi rimane sempre il miglior scientifico. Ma quest’anno è in provincia di Bergamo che si trovano le migliori scuole d’Italia: lo scientifico Fantoni di Clusone e il classico Decio Celeri di Lovere.
A preoccupare maggiormente sono, in realtà, gli ultimi posti fuori in classifica. Secondo altri studi del Governo, almeno un liceo su due nel Centro-Sud versa in stato di degrado infrastrutturale e sanitario. Crollano muri, mancano aule, sedie, computer, riscaldamenti, finestre, l’igiene è scarsa e non è difficile avere a che fare con topi e scarafaggi. E non di laboratorio…