Siamo soliti legare lo studio chimico a esperienze scientifiche più o meno moderne, tecnologiche e raffinate, ma in realtà la chimica è una materia molto antica. Chiunque abbia giocato o sperimentato con gli elementi della natura è un chimico… Gli antichi egizi studiavano e manipolavano la materia, a fine contemplativo e pratico (come a esempio i processi di mummificazione dei corpi) e il termine chimica deriva infatti dal Kemà, un libro dei segreti dell’arte egizia poi traslato nell’arabo, al kimiaa, da cui proviene il lemma neo-latino alchimia. Essì, alchimia e chimica sono strettamente collegate.
Perché studiare la chimica?
Pare strano, ma quello che oggi chiamiamo magia, superstizione, è alla base dello sviluppo scientifico della chimica. Gli alchimisti arabi e rinascimentali che cercavano la pietra filosofare o di ricavare l’oro da materiali grezzi non facevano altro che indagare la materia, sperimentare reazioni naturali o artificiali tramite metodologie e pratiche epistemologiche variamente collegate a formule magiche e riti apparenti. Con la rivoluzione scientifica del Seicento e le nuove scoperte tecnologiche la chimica si è affrancata dal suo passato “magico”, ma non ha perso il suo fascino misterioso e illuminante, per cui ancora oggi è tra le scienze principali della conoscenza umana. Molti studiosi accolgono infatti la qualifica di chimica come “scienza centrale”, materia che connette tutte le scienze naturali, vale a dire la fisica, la biologia, la geologia, l’astronomia, et cetera, et cetera. Il primo grande chimico della storia è Robert Boyle, che nel 1661 introdusse i concetti di composto ed elemento chimico. Antoine Lavoisier enunciò poi la legge della conservazione della massa. Nel 1800 Berzelius coniò il termine “chimica organica” per parlare dei composti chimici del regno animale, diversi da quelli di origine minerale che vengono studiati dalla chimica inorganica. Qualche decennio più tardi la chimica dirà che i composti organici nascono da sintesi naturali o artificiali di elementi inorganici, cioè che possono essere prodotti in laboratorio. Capite cosa significa? La vita può essere riprodotta in laboratorio!
I segreti per studiarla
Non tutti gli studenti dei licei e degli istituti tecnici amano la chimica… Troppi dati da mandare a memoria, leggi e procedimenti che appaiono inutili, lontani dalla realtà… Tali giudizi sono apparenti e poco fondati. Basta poco per comprendere quanto utile e concreto sia lo studio della chimica sia per la comprensione della realtà che per la vita di tutti i giorni. La chimica è trasformazione della materia… Combinzione di materiali organici, inorganici ed energia per la creazione di nuovi composti e prodotti. Pensiamo a un elemento come il petrolio e a quanti prodotti derivano dal petrolio. La plastica, le magliette sportive, i collant che indossano le ragazze, le vernici che troviamo sulle automobili, i detersivi che la mamma usa in casa… Sono solo alcuni dei prodotti che si ricavano tramite procedimento chimico dal petrolio. Il progresso legato alla chimica non è solo creativo o produttivo. Ogni oggetto che usiamo e conosciamo subisce negli anni mutazioni nella forma, nell’aspetto, nel peso, nella resistenza che non sono casuali… Dipendono infatti da interventi chimici che alleggeriscono, raffinano o cromatizzano il materiale di partenza. Pensiamo poi a quanto mangiamo… Molti alimenti vengono criticati in quanto “chimici”… In realtà anche i prodotti naturali, provenienti dalla terra, dagli alberi o dagli animali sono chimici, legami di molecole, che l’uomo può riprodurre in laboratorio, migliorare, purificare e semplificare. Quando per esempio si scopre che un certo alimento naturale presenta degli elementi dannosi, la chimica può eliminare il pericolo. Pensate alla pasta per i celiaci. Sempre grazie alla chimica depuriamo l’acqua che in molti angoli della terra è non potabile o malsana… bonifichiamo terreni e incrementiamo la produttività del suolo sterile in aree disagiate. La chimica va d’accordo con l’ambiente, la natura, la vita, perché la chimica è essa stessa natura, vita. E chi vuole conoscere a fondo la natura delle cose (come disse un chimico ante-litteram come Lucrezio) non può esimersi dall’imparare a memoria la tavola periodica…