Si fanno follie pur di passare un esame. Quante scene si vedono in aula. Ragazzi che improvvisano malori pur di rimandare la prova e di avere più tempo per prepararsi; pianti disperati pur di guadagnare il 18 e preghiere accorate per quell’ “ultima domanda”.
Altri studenti fanno vere e proprie follie. Ce ne sono alcuni che le pensano proprio tutte; fino ad arrivare all’idea più estrema: mandare qualcun altro a sostenere l’esame al posto proprio. Che sia per pigrizia o per effettiva difficoltà, qualcuno ci tenta. Quanto ci piacerebbe. Far sostenere un esame che proprio non riusciamo a passare a un nostro amico che, invece, non trova le stesse difficoltà. Ebbene, alcuni lo fanno veramente, mandano un altro al posto loro. Non fanno altro che sostituire la foto della propria carta d’identità con quella dell’amico che desiderano mandare a sostenere la prova, poi della propria carta denunciano la scomparsa, tentando il colpo gobbo.
Per lui soltanto due mesi di reclusione
E se ti beccano? Se riesci a sfangarla puoi dire di avere preso in giro il sistema, ma se questo imbroglio viene scoperto si rischia grosso. La prova un ragazzo di Genova che da questa bravata non ha guadagnato niente: soltanto 2 mesi di reclusione.
Il “fattaccio” risale al 2007, quando il ragazzo pensò di attuare questa pessima idea e mandò un amico a sostenere una prova scritta al posto suo. Ma qualcosa andò storto e il professore della cattedra d’esame, accorgendosi delle diversità fisionomiche tra i due ragazzi, si accorse della sostituzione e denunciò lo studente immediatamente. Dopo anni, la sentenza: il giovane è stato condannato in primo grado a due mesi di reclusione con il beneficio della condizionale. La pena è stata confermata giovedì 18 Ottobre 2012 in Appello. Una prezzo esageratamente alto per un esame!
Una bravata che si è trasformata in un incubo per uno studente che, magari incoscientemente, non ha pensato alle conseguenze di questo gesto.