Il computer quantistico di Google fa discutere, vediamo insieme come funziona e quali sono le ultime news a riguardo.
Google qualche mese fa ha annunciato al mondo intero di aver acquistato il primo computer quantistico mai costruito. Stiamo parlando del D-Wave. Qualche tempo fa infatti Big G ha mostrato parecchio interesse sulla vicenda, e tra le critiche e lo stupore di molti annunciò al mondo intero l’acquisto di quello che è il primo vero computer quantistico mai costruito. In realtà, se non fosse per la natura del super computer nessuno avrebbe criticato la scelta di Google che va da se che scelga di sovvenzionare progetti innovativi. Le critiche infatti sono rivolte proprio verso il prodotto, che secondo alcuni rinomati esperti non soddisfi (a pieno) le regole di quantistica.
Come funziona il computer quantistico
Prima di tutto per capirci qualcosa di tutta la faccenda dobbiamo fare dei passi indietro, e capire in poche parole cosa è un computer quantistico e perché è considerato avveniristico. Già nei primi anni ’80 la fisica quantistica è stata avvicinata ad i computer ma con scarsi risultati. Il fisico David Deutsch per primo presentò quello che era un primo rudimentale processore dal funzionamento quantistico. In pratica mentre i “normali” processori da sempre utilizzano il sistema binario, per conservare i loro dati, il computer quantistico immagazzina questi secondo la legge della sovrapposizione. In teoria riesce quindi a ritornare due diversi valori ma in un tempo dimezzato.
Le applicazioni per ora sono state studiate e pensate solo in ambito matematico e scientifico. Un computer così, grazie a questo Parallelismo potrebbe aiutare a trovare i fattori primi di un numero enorme in un tempo ridottissimo, per il quale, un processore tradizionale impiegherebbe anni. Il punto quindi è che il computer quantistico non sostituisce quello dal funzionamento tradizionale, ma in alcuni casi potrebbe rivelarsi diversamente utile.
Alcuni dubbi sul computer quantistico
Google insomma dopo aver acquistato questo prodotto è stata criticata. Alcuni studiosi tra cui un ricercatore della NASA Lee Stone hanno da ridire ad esempio sulle ultime news che accompagnano il nuovo D-Wave. Oltre la sua natura, non chiara perché non rivelata, ci sono dubbi sul suo funzionamento e sul suo reale impiego. Obama lo scorso Ottobre ha “chiuso i rubinetti” ad alcuni progetti federali, compreso il D-Wave, e questo alza ancora più il polverone sull’argomento. Stone infatti si chiede se il computer quantistico funzioni ancora, visto che ha bisogno di parecchia energia, e quindi denaro per funzionare. La causa è il fatto che lavori ad una temperatura vicina allo zero assoluto, che richiede quindi un investimento importante.
Google per ora assicura che il progetto è attivo nonostante “il colpo”, e stanno studiando i metodi per utilizzare questa nuova tecnologia. Ora si tratta di capire come Google vorrà utilizzare questo computer e se questo tornerà davvero utile a tutti. Lo capiremo tra qualche mese.